Tutti i giorni ci relazioniamo con la società e le altre persone. Crescendo abbiamo appreso a “riconoscere” alcuni aspetti di queste interazione costruendoci delle “prime impressioni” e quindi dei “pregiudizi”. Questi automatismi possono essere legati a tutti e cinque i nostri sensi, direi anche al nostro “sesto senso”. Senza entrare nei dettagli delle conseguenze di questi pregiudizi, che sono personali, tutti siamo portati a reagire di fronte a persone che hanno un cattivo odore, che non sono vestite in modo decoroso o che parlano in modo strano. Proprio per questo abbiamo imparato a profumarci, a vestirci in modo elegante e…?
Già, poche persone si rendono conto che anche il loro modo di parlare crea una prima impressione, in questo caso una impressione vocale. Ad esempio l’accento regionale o straniero può dimostrarsi un alleato vincente nella piccola provincia e un acerrimo nemico a livello nazionale nel generare fiducia, simpatia o altro.
Secondo l’ultima indagine ISTAT, l’italiano medio spende circa il 6% del proprio reddito per l’abbigliamento e un altro 2% per gli accessori, cercando chiaramente di impressionare gli altri con un buona immagine visiva e olfattiva, però pochissime persone comprendono che poco serve ad essere vestiti di tutto punto e profumati se poi quando si apre bocca tutta l’impalcatura costruita crolla per via di un accetto, di un’emotività legata all’ansia, alla paura o a qualche altra caratteristica chiaramente e inconsciamente percepibile dall’udito.
Il modo in cui una persona parla e utilizza la propria voce deve essere trattato al pari di un abito. Molti manager diventano bravi ad utilizzare la voce nel loro lavoro a discapito della loro vita sentimentale e familiare perché non sono capaci di cambiare l’atteggiamento vocale quando non sono più in ufficio. Ed è vero anche l’opposto. Tante persone non riescono a fare carriera nonostante la loro elevata professionalità per via di qualche barriera comunicativa legata al loro modo di parlare o di esprimere le emozioni con la voce.
Se non ne eri consapevole. Ora lo sei.
Se ne eri già consapevole, ora non hai più scuse per continuare a procrastinare. La scusa del “non ho tempo” non te la giocare neanche perché continuare in un percorso di vita che ti fa girare in tondo è chiaramente tempo perso.
Tutti, anche chi ritiene di non avere problemi può trarre beneficio da un corso Inborn Voice, ma ci sono alcune categorie che potrebbero trarre un grande beneficio di natura monetaria o personale anche con meno di 8 ore di formazione.
Ci sono tanti modi, relativamente poco impegnativi per approcciarsi al metodo Inborn Voice. Il primo è quello di prenotare un incontro di valutazione vocale qui sotto. In meno di un’ora si sarà più consapevoli della propria vocalità e di quanto questa stia remando contro le vostre aspettative o meno. Il secondo è partecipare ad un Workshop di Executive Voice Coaching di una giornata. In questo modo non solo si sarà consapevoli delle propria vocalità, ma si inizierà anche a comprendere la propria identità vocale e come questa possa aiutarvi in tutte le vostre scelte di vita. Infine, se proprio non volete impegnarvi, potete sempre leggere i libri di Mylena Vocal Coach oppure guardare le video testimonianze ricevute.
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