L'espressione del volto comunica le emozioni
Riconoscere chi mente è semplice se si impara ad osservare il volto. Proprio per questo qui ad Inborn Voice vi insegniamo prima ad imparare ad osservare per poi scoprire quando voi stessi state mentendo, persino a voi stessi.
Il volto parla
L'espressione del volto traduce il pensiero o il sentimento profondo di una persona in qualcosa di facilmente leggibile da un osservatore. D'altra parte se si pensa alla nostra crescita fisiologica, tutti noi abbiamo sviluppato dapprima l'udito, quindi l'ascoltare, poi il tatto, quindi nuovamente il sentire, seguito dalla vista e dal percepire. Sono tutti sensi in grado di farci interagire e riconoscere nel mondo quello che ci fa piacere e quello che non ci piace. Non c'è sta stupirsi se un bambino in fasce sorride a un volto sorridente e si mette a piangere di fronte a un volto arrabbiato.
In sostanza impariamo prima a reagire a quello che vediamo e sentiamo che a quello che "ascoltiamo". Infatti il linguaggio è uno strato di comunicazione che si è evoluto successivamente all'udito e che richiede l'uso della materia grigia del cervello, mentre il "sentire" è parte della parte rettile del nostro cervello: un istinto, un sesto senso.
Gli occhi come sesto senso
Quando riceviamo un messaggio verbale lo interpretiamo sempre accompagnato dai diversi linguaggi non verbali che elaboriamo inconsciamente, ovvero quello che riportiamo come "sesto senso". In realtà non è una percezione astratta o paranormale, abbiamo semplicemente decodificato i segnali del volto in base alla nostra esperienza precedente.
Questo passaggio è fondamentale per ottenere una comunicazione efficace, e come avrete intuito richiede un percorso di crescita personale e non solo vocale.
Messaggi contraddittori
Quando il messaggio espresso attraverso il linguaggio, per mezzo della voce, porta un significato diverso da quello trasmesso dall'espressione del volto, il nostro cervello cerca di individuare il significato migliore. Se il volto dice "non sono interessato" e la voce dice "mi interessa", il nostro cervello darà priorità ai messaggi visivi e non a quelli uditivi, ovvero percepirà una "bugia". Nella realtà magari la persona era solo preoccupata di fare brutta figura e non stava mentendo, ma inconsciamente l'abbiamo classificata come poco "affidabile".
Solo un valido Vocal Coach può insegnare a gestire tutti questi aspetti della vocalità, che come avrete capito non è limitata alla sola voce, ma è un mondo molto più ampio e complesso di quanto inizialmente si creda.