Respirare con il diaframma
La respirazione è alla base della voce. La voce nasce col respiro. Spesso si sente parlare di "voce di gola" o "voce diaframmatica", ma nella realtà la voce è sempre prodotta dall’apparato fonatorio e sostenuta dal flusso d’aria prodotto dal diaframma.
Respirazione diaframmatica e respirazione naturale
Ognuno di noi è nato con la capacità innata di respirare. Una respirazione perfetta, ovvero con la massima efficienza energetica: massimo risultato con il minimo sforzo. Verso i 3/6 anni, quando la nostra mente inizia a diventare più relazionale e meno istintiva, il cervello inizia a prendere il sopravvento e a mettere in atto processi inconsci che sovrastano quelli naturali, e che sono ovviamente molto meno efficienti.
In quell’età si smette inconsciamente la postura corretta e si abbandona il respiro naturale per passare a forme più contratte e rigide. Infatti una delle prime "scoperte" di ognuno di noi è che irrigidendo la postura e il diaframma, non a caso chiamato anche muscolo emotivo, si attenua la percezione delle emozioni e delle paure più profonde. Ecco perché si dice spesso "di pancia" quando si vuole esprimere l'aver ricevuto un'emozione forte.
Più un bambino ha "paura" delle sue sensazioni interne, senza qualcuno che gli spieghi che è normale percepirle e lo rassicuri che nulla di cattivo sta in realtà accadendo, e più la sua espressività vocale verrà sacrificata pur di smettere di "ascoltare" queste brutte sensazioni.
Dove si trova il diaframma e come funziona
Troppo spesso sentiamo spiegare e gestire la respirazione in termini che hanno persino dell’assurdo. Abbiamo avuto a che fare con le vittime di chi insegna che il diaframma sia un muscolo volontario o di chi insegna che il diaframma è in grado di produrre suoni.
È semplice identificare l’apparato fonatorio: è quello che si sente muovere ogni volta che si deglutisce, ma non è altrettanto semplice individuare il diaframma dato che si trova all’interno del nostro corpo, nel tronco, e separa l'area cardiopolmonare da quella delle viscere.
A volte le persone lo collocano in altre parti del corpo, le più strane, altre volte arrivano domande curiose, ad esempio "come faccio a sapere se sto usando il diaframma?". La risposta è semplicissima: se stai respirando, stai usando il diaframma. È il nostro muscolo respiratorio: non ne abbiamo altri!
Come respirare con il diaframma
Con la voce il problema non è SE si sta usando il diaframma, ma COME lo si sta usando. Questo è un punto fondamentale che evidenzia quanto sia scarsa la cultura in merito a questo prezioso muscolo. Non troverete questa distinzione in nessun altro sito o libro: tutti pretendono di insegnare la respirazione, senza curarsi che tutti stiamo già respirando!
Quasi tutti i nostri concorrenti si preoccupano solo della gestione dell'aria per sostenere il vibrare delle corde vocali. Noi ad Inborn Voice invece ci preoccupiamo dapprima della quantità d’aria a nostra disposizione. Infatti il segreto di una buona vocalità sta tutto nel saper dosare e direzionare l’aria che sostiene le parole che pronunciamo. A seconda degli errori nella quantità d’aria o nell’adduzione più o meno forte delle corde vocali, si configurano tutti i possibili difetti fonatori esistenti.
Benefici della respirazione diaframmatica con il metodo Inborn Voice
Una volta compreso che la respirazione è qualcosa di istintivo, di inconscio, di incontrollabile dalla mente, sopratutto in condizioni di rilassatezza o di stress elevato, appare evidente la rivoluzione apportata dal metodo Inborn Voice. Se il presupposto è che tutti siamo nati con una respirazione perfetta, il nostro lavoro non sarà incentrato ad "insegnare", ad aggiungere nuove tecniche di respirazione che poi non si sarà in grado di usare, noi andremo semplicemente a rimuovere le cattive abitudini e le cattive posture che impediscono il ritorno della respirazione naturale. Solo in questo modo i benefici della respirazione saranno disponibili 24 ore su 24 e garantiranno un sonno più profondo, una postura più rilassata, una vocalità più pronta ed elastica ed infine una resistenza superiore.