Personal Brand, Bespoke Vocal Coaching e Inborn Voice

Oggi esce una mia intervista che tratta un’argomento che mi sta molto a cuore, ovvero quello che viene definito come “personal brand” nel gergo attuale. Si intitola “Mylena vocal coach, personal brand da comunicare a piena voce” In realtà il mio lavoro è legato a doppio filo con l’idea di “impronta personale” da più di 20 anni, non a caso tutti i miei workshop di vocal coaching sono intitolati “L’identità e la voce”. Persino le Università più prestigiose hanno riconosciuto in me la pioniera e l’esponente di spicco, capace di collegare il mondo della voce al mondo del business.

Molto spesso arrivano da me persone che hanno già seguito tanti corsi, magari hanno avuto anche il piacere di lavorare con grandi nomi, ad esempio Tony Robbins negli Stati Uniti oppure Roberto Re in Italia, ma non si sentono ancora pronti a giocare la loro partita. Hanno imparato bene un arte, se così vogliamo dire, ma non riescono a metterla in pratica con efficacia. Tra i problemi che più spesso vado a risolvere con il mio lavoro trovo idee come “mi sembra di non venire ascoltato”, “non mi piace la mia voce”, “mi sembra di recitare una parte”.

Infatti quando si indossa un abito già pronto, oppure preparato per un altro, ci si può sentire goffi, impacciati, poco eleganti e così via. L’unico modo per comunicare efficacemente la propria identità e autenticità agli altri (il proprio brand) è quello di passare attraverso la propria Inborn Voice. Ovvero prima di tutto individuare la propria essenza, darle il giusto spazio per farla crescere e trasparire all’esterno, senza vergogna o preconcetti che spesso non ci appartengono. Qui entra in gioco il termine “bespoke”, ovvero un Vocal Coaching costruito addosso alle caratteristiche uniche della persona, nulla di già pronto o di uguale a qualcun altro.

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