Parlare dei diversi modi di educare i propri figli è un argomento delicato, ma prima o poi, quando ci si trova nel ruolo di genitore, diventa cruciale affrontare questo discorso. Molto spesso i neo genitori tendono a riproporre lo stile educativo che hanno ricevuto o, se non lo hanno apprezzato, una forma di opposto. Educare è un compito che richiede attenzione e consapevolezza, poiché le scelte che si faranno, poi influenzano profondamente lo sviluppo e il benessere dei nostri figli. Molto spesso arrivano da noi genitori alla ricerca di darer un qualche tipo di supporto comunicativo ai propri figli e quasi tutti rimangono meravigliati quando scoprono di dovere partecipare anche loro alle sessioni di training dei propri figli: infatti la comunicazione avviene sempre tra almeno due persone, non è mai unilaterale.
Ora vediamo assieme questi tre approcci educativi in modo più dettagliato con una particolare attenzione all’utilizzo della voce, e dato che i bambini sono molto percettivi più alle emozioni che alla parole, come questa trasmette le emozioni profonde. La realtà è sempre più complessa di una teoria e perciò vi invitiamo a prenotare un incontro di valutazione vocale qui sotto per scoprire come Inborn Voice può aiutarvi a comprendere e impostare uno stile comunicativo adatto.
Iniziamo considerando l’approccio permissivo. Questo modo di educare i figli si caratterizza per la libertà e la flessibilità concessa ai bambini. I genitori permissivi tendono ad essere più tolleranti e non impongono molti limiti, permettendo ai figli di esplorare e di sviluppare la propria autonomia. Questo aspetto è molto importante, ma è altrettanto importante riconoscere che un eccesso di permissività potrebbe risultare in una mancanza di confini chiari dove questa autonomia può esistere, lasciando i bambini incerti su cosa sia giusto o sbagliato e privandoli della guida necessaria per orientarsi nel mondo. Nel contesto dell’uso della voce, i genitori permissivi in genere tendere a comunicare in modo più pacato o neutro, evitando quasi sempre ogni forma di conflitto e lasciando che i bambini si esprimano liberamente senza molte interferenze. Anche in questo caso la mancanza di esperienza della gestione di una conflitto può risultare sfavorevole nelle successive fasi di crescita.
Passando all’approccio autoritario, vediamo una dinamica diversa. Qui i genitori assumono un ruolo più dominante e impongono rigide regole e disciplina. Questo tipo di educazione potrebbe garantire un certo grado di ordine e controllo nella famiglia, ma tende a far sentire i bambini oppressi e limitati nella loro libertà individuale. Senza la possibilità di esprimere le proprie emozioni e di partecipare attivamente alla comprensione o costruzione delle regole, i bambini potrebbero sentirsi emarginati e non compresi. Nell’approccio autoritario, l’uso della voce potrebbe essere più deciso e autoritario, con toni forti e direttivi che indicano l’obbligo di obbedire senza possibilità di discussione. In questo caso viene a mancare un tipo di comunicazione affettiva e delicata che nuovamente potrà risultare sfavorevole nelle successive fasi di crescita.
Infine, esaminiamo l’approccio autorevole. Questo stile educativo si basa su una combinazione di autorità e supporto, fornendo ai bambini una guida amorevole e coerente. I genitori autorevoli stabiliscono regole chiare e aspettative elevate, ma allo stesso tempo sono aperti al dialogo e alla comprensione delle esigenze dei loro figli. Questo equilibrio tra autorità e sostegno permette ai bambini di sentirsi sicuri e protetti, mentre sviluppano un senso di responsabilità e autonomia. È un approccio che promuove la comunicazione aperta e il rispetto reciproco, creando un ambiente familiare positivo e costruttivo. Nell’approccio autorevole, l’uso della voce è calibrato: può essere assertivo quando necessario, ma anche comprensivo e amorevole, dimostrando empatia e rispetto per i sentimenti dei figli.
E’ importante che i figli comprendano che vivere all’interno di una società, dove non si ha il controllo su tutto e tutti, comporta rinunce e dolori. Quando un genitore impone una regola che indispone l’emotività del figlio è importante che lo stesso genitore lo accolga nel suo dolore esprimendogli l’affetto e la comprensione necessaria, pur mantenendo la regola ferma e senza che il genitore esprima sensi di colpa.
La vocalità dei figli è sempre uno specchio di quella dei genitori. Se un genitore riconosce di avere difficoltà a rapportarsi con gli altri o con le varie complicazioni della vita quotidiana, a prescindere dai figli, allora possiamo aiutarlo a crescere dei figli migliori, partendo da un incontro di valutazione vocale che potete iniziare a prenotare qui sotto.
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