Come misurare il miglioramento della voce?

Se non si può misurare, non si può migliorare. Questa frase, che ha senso in un ambiente matematico, è stata applicata ovunque, a volte senza troppa considerazione.

Come si può misurare qualcosa di “intangibile” come il miglioramento della voce? Scopriamolo assieme!

Un modo per “misurare” il miglioramento della voce di qualcuno è sicuramente valutare la sua “resistenza”. Se la vostra voce non vi sostiene per tutto il giorno, cioè vi trovate ad ansimare mentre esponete o parlate, oppure perdete la voce e vi viene il mal di gola dopo aver parlato, allora potete stare sicuri che la vostra voce può sicuramente migliorare con un adeguato insegnamento. Non un “qualsiasi” insegnamento, vedremo perché nell’ultimo paragrafo.

Un altro modo per “misurare” il miglioramento della voce di qualcuno è sicuramente valutare il “volume”. Se avete ancora bisogno di un microfono per farvi ascoltare in una stanza, o in un piccolo centro congressi, allora la vostra voce può trarre enormi benefici da una corretta formazione vocale. Non “qualsiasi” formazione. Anche in questo caso, vedremo perché nell’ultimo paragrafo.

Un altro modo per “misurare” il miglioramento della voce di qualcuno è sicuramente valutare la “elasticità”. Se si parla con una voce monotona o con un due/tre toni diversi, allora la voce non è flessibile. Partendo da una voce monotona e noiosa per arrivare ad una voce elastica, è necessario un insegnamento adeguato. Non un “qualsiasi” insegnamento. Anche in questo caso, vedremo perché nell’ultimo paragrafo.

Questi sono i modi più “oggettivi” per misurare qualsiasi miglioramento della voce. Non c’è bisogno di alcun dispositivo di misurazione. Basta il feedback delle persone per capire se la vostra voce sta davvero migliorando o meno. Se i mal di gola diventano più frequenti, si sta andando nella direzione sbagliata. Se potete parlare tutto il giorno allora siete a posto. Lo stesso vale per il volume e il tono. Non fatevi fare il lavaggio del cervello dalle “stupidaggini” che trovate su Internet o che arrivano da Vocal Coaches poco professionali.

Ovviamente c’è molto di più da “misurare”, soprattutto quando parlo di Vibrazioni. Cos’è una buona vibrazione e cosa non lo è? Non si tratta semplicemente di Voice Training, è qualcosa di più profondo e connesso con l”intangibile”. Per misurare questi elementi non esistono neanche strumenti tecnici adeguati, occorre l’orecchio e la sensibilità di una persona naturalmente dotata di questo “dono”.

Ora è il momento di capire perché dico sempre formazione “corretta” e non “qualsiasi” formazione. Questa è una delle cose più ovvie che nessuno vi dice mai. È vero che si può migliorare solo imparando, ma qualsiasi cosa si stia imparando, va appresa nella giusta direzione. Soprattutto con la formazione vocale, incontro molto spesso persone che scoprono la loro voce indebolita dalla formazione vocale praticata con altri vocal coach. Alcuni presentano strane vocalità, ad esempio tendono ad urlare con l’idea che la loro voce sia più chiara, altri tendono a parlare sottovoce. Altri ancora sono più monotoni e noiosi quando tengono un discorso di quando parlano liberamente e così via. Quando chiedo loro perché hanno questo strano comportamento, quasi tutti mi dicono “è normale, ho seguito un corso”. Permettetemi di essere molto chiara su questo punto. Questi esempio non sono di una vocalità normale, anzi sono sintomi che qualcosa va corretto. Se stai davvero seguendo “un corso” e ti riconosci in questi difetti, stai di fatto imparando qualcosa di sbagliato! (non stai migliorando!)

Il metodo Inborn Voice che ho sviluppato è l’unico modo “corretto” per riappropriarsi della propria voce. Tutto è incentrato attorno a una voce sana e una voce sana è sempre disponibile con un buon volume volume e grande ricchezza di tonalità.