Probabilmente avete tutti visto in televisione o sui Social Media la sua udienza presso il Senato degli Stati Uniti e vi sarete già fatti un’opinione su di lui. Forse avrete visto visto solo quanto è stato preso in giro per questa sua uscita pubblica.
Questo è un chiaro episodio di bullismo su cui vi invito a riflettere.
Quando si parla di fronte al pubblico, l’ascoltatore non si preoccupa delle sensazioni e degli scombussolamenti interiori a cui è sottoposto chi sta parlando, ma si preoccupa solo di quello che percepisce dalla comunicazione. Il pubblico è un ottimo ricettore dei messaggi che inviamo, anche se spesso il messaggio ricevuto è ben diverso da quello che ci si aspetta.
Appare chiaro che Mark Zuckerberg non è stato seguito da nessun Vocal Coach, o peggio, è stato seguito da qualche incapace.
Molti Vocal Coach improvvisano l’insegnamento basandosi sempre sugli stessi triti e ritriti esercizi vocali. Una buona metà di loro non ha nessuna esperienza diretta di alto livello, di fronte ad una platea importante, e l’altra metà, pur avendo esperienza, non ha le capacità necessarie a trasmettere le proprie conoscenze. Scappa un sorriso a pensare che molti giovani Vocal Coach imparano la loro arte dai libri. Io stessa, pur avendo scritto due libri, sono la prima a porre l’accento su questa follia. Provate ad immaginare di imparare a parlare arabo da un libro, senza avere mai ascoltato la lingua in prima persona. Una pazzia.
Sfortuna vuole che gli esercizi vocali classici, specialmente quelli fatti al pianoforte, non sono stati ideati per affrontare alla radice i problemi che impediscono o influenzano l’espressività di chi dovrà parlare.
L’udienza di Mark Zuckerberg è un perfetto esempio di quanto la teoria o il cattivo insegnamento possa fare.
Si vede chiaramente quanto stesse lottando contro se stesso per controllare le sue emozioni!
Questo è l’errore numero uno, assolutamente da evitare. Eppure un gran numero di Coach, non solo vocali, continuano a sottolineare l’importanza di controllare la paura, inventandosi continuamente nuove tecniche per farlo. Il risultato di questi cattivi insegnamenti sono i prolungati momenti di silenzio nelle risposte di Zuckerberg. Nessuno tra il pubblico ha percepito “Oh, guarda quanto è emozionato”, di conseguenza tutti hanno pensato che stesse cercando le parole per nascondere qualcosa di losco!
Il secondo errore che ha commesso è stato quello di impiegare la maggior parte delle sue energie per cercare di controllare tutto il suo corpo e le sue emozioni. Anche questa scelta si è rivelata controproducente. Il suo cervello, seppure molto scaltro, non ha assolutamente le capacità di processare la velocità necessaria a parlare. Il cervello, la nostra mente, opera ad una velocità molto ridotta rispetto agli altri sottosistemi, come spiego molto bene nel mio ultimo libro. Non è neanche possibile camminare utilizzando il proprio cervello. Solo il tempo che occorre per pensare di muovere un singolo muscolo e cadremmo già belli lunghi e distesi! E per parlare bisogna coordinare una quantità impressionante di muscoli!
Il risultato di questo tentativo di “controllare tutto” è stato che quando ha provato a spiegare le sue ragioni, il messaggio è stato percepito come robotico, precostituito. Tutti hanno pensato qualcosa simile a “quanto è inesperto”, oppure “non mi fido di lui, non ha emozioni”.
Il terzo errore è stato il classico insegnamento da coaching da due soldi: “cerca di apparire degno di fiducial”. Questa tecnica è presente praticamente su tutti i testi di vocal coaching. Che non sia efficace è evidente dal risultato. Ogni volta che ha ammesso un suo errore, ha trasmetto al pubblico il chiaro messaggio di quanto sia “irresponsabile”.
Questi sono solo tre esempio che possono aiutarvi ad identificare, e quindi ad abbandonare, un cattivo vocal coach!
Ovviamente venire “interrogati” da un senato, per più di 10 ore, è qualcosa di arduo anche per la persona più esperta, ma se Zuckerberg avesse seguito un Vocal Coach valido, sono certa che avrebbe trasmesso al pubblico un’immagine migliore di se stessa e convogliato più fiducia verso la compagnia che rappresenta.
Lettera aperta a Mark. Zuckerberg:
Caro Mark,
ho idea che tua sia una persona estremamente carismatica, altrimenti non saresti stato capace di creare il suo impero!
Ho anche idea che la tua natura sia ben diversa dall’immagine che stai provando a proiettare. Ritengo che anche un “ragazzo del computer” possa diventare una rock star, ma solo con la giusta guida!
Puoi riuscire a parlare pubblicamente e persino a cantare come la tua rock star preferita? Certamente! Ma solo se deciderai di essere te stesso. Dammi l’opportunità di riconnetterti con la tua Inborn Voice!
Mylena Vocal Coach
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3 Commenti
Spiegazione chiara ed esaustiva. Vorrei che i libri universitari su cui studio fossero altrettanto chiari.
Ottimo argomento! Vorrei imparare a tenere un discorso solo leggendo questo blog, ma presto mi farò sentire per delle lezioni!
Ciao, penso che questo sia un sito eccellente. Ci sono capitato per caso 😉 e l’ho segnato tra I miei preferiti per tornare a vedere gli aggiornamenti. Grazie per l’aiuto!