Enfasi: la chiave nascosta che rende memorabile la tua voce

Mylena Vocal Coach lo ripete da oltre 30 anni, non è importante quello che dici, ma come lo dici. L’enfasi è una delle possibili chiave di lettura di questo “come”, è una sorta di rete invisibile capace di catturare l’attenzione di chi ti ascolta, qualcosa capace di mettere a fuoco il messaggio esatto che vuoi trasmettere agli altri. Detto semplicemente, l’enfasi può trasformare un semplice discorso in una guida che tutti vorranno seguire. Se ci limitiamo al significato stretto che troviamo sui dizionari, l’enfasi non significa altro che dare rilievo, intensità e prominenza a parole per sottolinearne l’importanza e significato. Non sono trucchi del mestiere, ma è dare chiarezza, direzione, credibilità ad un concetto (https://www.treccani.it/vocabolario/enfasi/)

Che cos’è davvero l’enfasi (e perché non basta alzare il volume)

Molti confondono l’enfasi con la modulazione del volume. In realtà, l’enfasi ha a che fare con una parola strana, la prosodia, ovvero il ritmo, l’intonazione e il timbro che si utilizzano per pronunciare determinate parole per rivelarne l’intenzione, l’importanza. Quando si parla di enfasi di un discorso si è in un campo molto più simile alla musica e al canto che al mondo del business. Infatti una stessa frase può diventare una domanda, un’affermazione o del sarcasmo a seconda delle vibrazioni emozionali che vi inseriamo dentro.

Se anche tu pensi che tutto questo abbia solo a che fare con il volume della voce, ti perdi la parte più sottile della comunicazione quantistica di cui siamo capaci noi essere umani. Le ricerche universitarie a cui collabora Mylena Vocal Coach, sia in Italia, sia negli Stati Uniti, dimostrano che l’enfasi nasce dalle emozioni profonde dell’oratore e che risuonano maggiormente con alcune parole o concetti a cui tiene davvero tanto a evidenziare. L’emozione influenza anche il ritmo dei pensieri (e quindi delle parole) e dal coraggio di dare importanza anche i momenti di silenzio. È proprio in quei momenti che chi ascolta riceve e risuona quello che è davvero importante.

Enfasi e prosodia: dove si incontrano emozione e significato

Come dice sempre Mylena Vocal Coach nei suoi TEDs, la comunicazione profonda, ovvero la prosodia, fa sempre trasparire gli strati emotivi di chi parla: calma, urgenza, autorevolezza, empatia. L’enfasi è semplicemente il termine tecnico usato per descriverli. Spostando l’accento su una parola piuttosto che su un’altra può cambiare completamente il senso di un discorso, così che inserire una pausa al momento opportuno influenza la tensione narrativa di uno storytelling. È qui che l’emozione profonda viene espressa all’esterno.

Nel coaching Inborn Voice siamo specializzati nell’insegnare l’enfasi nel modo giusto, ovvero prima attingendo alle proprie emozioni profonde. In questo modo il messaggio diventa più risonante, la relazione con l’ascoltatore si fa tangibile e rende il discorso più facile da ricordare. Questo vale in italiano, in inglese e in ogni lingua conosciuta.

L’errore più comune: usare l’enfasi artificiosamente, senza una reale emozione alla base

Se si vuole costruire un discorso a tavolino, limando le parole per cercare un effetto WOW, si perde naturalezza ed l’efficacia. L’enfasi non è uno strumento di abbellimenti del parlato, ma un modo per indicare agli altri le proprie idee e convinzioni. Abusarne significa solo distrarre, creare rumore. Utilizzandola al momento opportuno invece diventa una chiave capace di aprire i cuori delle persone. Spesso chi è costretto a presentare in una seconda lingua spesso si rende conto che è proprio l’incapacità di essere espressivi in questi momenti a tradirlo. Utilizzando l’enfasi a cui si è abituati nella propria madre lingua si rischia di creare fasi piatte, inespressive, o peggio, creare effetti comici. Ecco perché il metodo Inborn Voice è vincente in questo campo, perché trascende dalle conoscenze precedenti e ricostruisce tutto a partire dalle emozioni.

Come insegniamo a gestire l’enfasi nel metodo Inborn Voice

Noi vi accompagniamo a rientrare in connessione con le vostre emozioni profonde e con ciò che per voi conta davvero. Offriamo del Coaching, non solo della tecnica vocale. Prima di insegnarvi a “mettere l’accento” fuori, ve lo facciamo ritrovare “dentro”. Gli Executive Coach Inborn Voica lavorano essenzialmente su tre piani che si incrociano a vicenda:

• la tua intenzione reale (cosa vuoi che rimanga agli altri);
• la tua energia vocale (come la tua voce sostiene quell’intenzione);
• la tua enfasi naturale (dove tendi a posizionare l’accento, le pause e che tipo di cadenza utilizzi).

Il risultato è sicuramente un’enfasi naturale, mai forzata, e soprattutto coerente con la tua identità.

L’enfasi nella vita reale: riunioni, interviste e quotidiano

In riunione l’enfasi crea la linea guida da seguire, quella capace di portare il team verso l’unità.
In un’intervista tiene viva l’attenzione senza che l’attenzione o il senso del discorso vada a perdersi.
Nel quotidiano l’enfasi aiuta amici e familiari a comprendere meglio le emozioni che porti dentro, senza che debbano “indovinarle” o leggerti nel pensiero. Qui un lavoro mirato sull’enfasi migliora chiarezza e connessione, riducendo fraintendimenti, il che porta a relazioni più solide, intime e soprattutto durature.

Vuoi migliorare la tua enfasi?

Se la tua voce non ti soddisfa a pieno, già un primo incontro di valutazione vocale può aiutarti ad intravvedere la tua consapevolezza vocale. In pochi minuti ti aiuto a scegliere e a ridisegnare le tue idee ed emozioni di base, così da darti la chiarezza necessaria a comunicare con più semplicità. Qui sotto trovi modo di prenotare il primo incontro o di contattarci per approfondire le tue necessità.

FAQ su “enfasi”

Che differenza c’è tra emphasis e volume?
Il volume alza l’intensità sonora; l’enfasi dà direzione semantica ed emotiva attraverso prosodia, accenti e pause. Più forte non significa più chiaro. 

L’enfasis è utile anche in scrittura?
Sì: in testo scritto si lavora su posizione, ritmo, ripetizione e chiusura di frase, perché i punti più enfatici sono spesso la fine e l’inizio di periodo. Nel parlato, aggiungiamo intonazione e pause.

Posso allenare l’emphasis se non ho “voce da speaker”?
Assolutamente sì. Lavoriamo sull’intenzione, sulla respirazione e su micro-scelte prosodiche. L’emphasis non chiede una voce diversa: chiede una guida chiara.