TedX Courmayeur: Milena Origgi – Speaker 2025

Partecipare a un TEDx è sempre un’esperienza speciale, ma l’edizione di TEDx Courmayeur 2025 porta con sé un’energia particolare. Il tema, “Nuove Radici”, parla di legami e trasformazioni, di ciò che ci ancora e di ciò che ci proietta verso il futuro. È proprio in questo spazio sospeso tra identità e cambiamento che si colloca l’intervento di Mylena Vocal Coach, voce riconosciuta a livello internazionale per la sua capacità unica di far emergere l’essenza autentica di ogni persona. Il tema dell‘Identità e la voce sono centrali nell’esperienza di definizione del proprio Personal Brand secondo il metodo Inborn Voice.

Milena Origgi, aka Mylena Vocal Coach, porterà sul palco non solo la sua esperienza di oltre trenta anni offrendo il coaching di riferimento per imprenditori, top manager e figure di spicco sulla scena internazionale, ma anche una visione profonda: la voce come radice interiore, capace di nutrire ogni scelta, ogni gesto, ogni relazione. Le radici di cui parlerà non si limitano alla memoria o alla tradizione, ma si intrecciano con il respiro, l’energia e la consapevolezza. Sarà un viaggio dentro sé stessi, dove la trasformazione non si impone dall’esterno, ma germoglia dall’anima.

Il pubblico vivrà un momento raro: scoprire che la voce non è solo uno strumento di comunicazione, ma il filo invisibile che unisce ciò che siamo stati e ciò che possiamo diventare. In un contesto come TEDx, in cui idee e prospettive si incontrano per creare nuove connessioni, l’intervento di Mylena sarà un invito a coltivare radici interiori forti e flessibili, capaci di resistere e, al tempo stesso, di espandersi verso nuovi orizzonti.

Ecco tutti gli altri Speaker di questa edizione del TEDx Courmayeur:

Ecco la lista degli speaker, in ordine di apparizione:

1. Milena Origgi (Inborn Voice – Boston, USA)
2. Andrea Scagliotti (André Maurice – Casale Monferrato)
3. Amanda Eriksson (Wood Restaurant – Cervinia)
4. Guido Martinetti (Grom – Roma)
5. Maurizio Adamo (Freelance)
6. Martha Zava (Freelance)
7. Francesco Calcaterra (Hyundai Italia – Milano)
8. Roberto Parodi (freelance – Milano)
9. Loris Lombardo (freelance – Savona)

In attesa che venga rilasciato ufficialmente il video del TED Talk, ecco la trascrizione dell’intervento di Milena Origgi, aka Mylena Vocal Coach, aka La Guru della Voce:

[Musica]

Adesso doveva arrivare! Perfetto. Va bene così!

[Musica]

Allora, buonasera a tutti! E’ un piacere conoscervi e spero vi piacerà tutto l’evento, non solo quello che dirò io! Allora, questa sera parlerò de “l’identità e la voce: energia, frequenza e vibrazione”

Parto ispirandomi dalle montane che ci circondano. La montagna ci dona vette, valli, boschi che suscitano dentro di noi delle emozioni profonde. Ma le emozioni profonde non sono altro che frequenze, energia. A me piace sempre ricordare la montagna per il fenomeno dell’eco. Lo avete presente? lo mi ci divertivo sempre da bambina, da adolescente e tutt’ora.

Mi diverte moltissimo perché l’invio di un suono, soprattutto della nostra voce, rimbalza tra le pareti rocciose e torna indietro trasformata. Riempie la vallata, vi rende l’idea, l’eco quanto è bello? Il fenomeno dell’Eco è, nel futuro, un fenomeno di risonanza, perché non è solo una riflessione sonora contro le pareti montuose, ma è una risonanza quantistica, uno specchio quantistico.

E la sorgente è e sempre sarà la voce. La voce è la sorgente e non è solo il suono che si propaga. Ok? Voglio condividere con voi una cosa importante. Vediamo questo omino e vediamo la sua vocalità, le sue vibrazioni. Ormai tante culture, più o meno antiche sanno che il potere della voce necessita che la testa si pieghi verso il cuore, altrimenti non uscirà niente della nostra essenza e non a caso si trova proprio a metà strada.

La voce è lo strumento più potente che abbiamo per radicarci ed elevarci. Se non ci radichiamo non possiamo elevarci. Ed ecco qua. Come ha detto poc’anzi Katia, ho dedicato tutta la vita e continuo a dedicarla perché non basta. E una delle cose che amo di più è l’identità e la voce. Perché direte voi, giro il mondo con questo. Avete visto l’impronta che abbiamo messo prima? è la nostra identità e dirvi che dopo 30 anni ascoltare la voce delle persone per me significa conoscere il loro passato, presente e futuro. Potrebbe arrivarvi strano, ma non lo è. E quando le due identità e le due frequenze si incontrano, la nostra voce diventa un ponte capace di connettere legale interiormente, lo ripeto ancora, interiormente, ancora interiormente, perché perché se non si connette interiormente, mah, è meno di un suono, non arriva e anche a distanza di spazio e di tempo. Mi piace molto. Avete mai pensato a delle persone che conoscete, avete magari incontrato una volta sola e sono diventati amici per la vita oppure a persone che sono rimaste con voi in una relazione a vita, oppure sul lavoro hanno scelto voi quelle determinate persone? Oppure ancora più bello da condividere è quando la voce di qualcuno che non c’è più viene ascoltata da noi, inizia a batterci il cuore, ma soprattutto la sentiamo lì e lo spazio e il tempo finiscono. Perché? Perché quando due particelle connesse tra di loro hanno una distanza di spazio e di tempo, non hanno distanza di spazio e di tempo, meraviglioso. Si parla di entanglement quattistico. La voce innesca questo tipo di fenomeno. Non solo è un ricordo, è una sensazione viva. viva.

Allora, io mi sono divertita in questi anni tantissimo, oserei dire, a non solo dimostrare, confermare e soprattutto continuare a dire che non dobbiamo limitarci a considerare la voce come un mezzo per trasmettere solo dati.

Vi faccio vedere che cosa succede. La voce, quindi, non è uno strumento tecnico da semplificare, impoverire e ridurre. Sono sempre stata conosciuta perché sono una rivoluzionaria, una pioniera e una che spacca le idee. M e lo faccio anche qui a Kurma perché perché termini come tono riguardo la voce così tanto usati devono iniziare a cambiare. Guardate cosa succede in questo grafico se noi parliamo del tono della voce. Abbiamo ridotto la potenzialità quantistica di uno strumento magico, mistico, misterioso che non può essere limitato. E quindi che succede per me? La parola tono non rende giustizia.

E arriva la parola colore. Di nuovo il nostro schema com’è? lineare. Oserei dire in inglese sharp, quindi spigoloso e quindi automaticamente povero. Mh. Quindi anche il colore non è sufficiente per rendere giustizia a questo strumento. E poi abbiamo il volume. Qui mi voglio divertire. Allora, guardate subito il grafico. È vero, è salito, ok? Ma è rimasto lineare, quasi senza vita per me. E perché alcuni di voi probabilmente sono interessati alla vocalità anche per lavoro, per relazione, per altri motivi. Quando le persone vengono da me chiedono “Io vorrei avere più volume, ne ho troppo poco, non mi si sente neanche parlare, ho la vocina minima minima”. Oddio, la brucia l’ho pure rotta, non so come tante persone provano a spingere la loro vocalità oltre e si rovinano le corde vocali. arriva il riflusso gastrico, quindi il volume viene preso dalla mente e automaticamente perdiamo il senso con l’orecchio e quindi anche il volume non è sufficiente.

E poi abbiamo il timbro, anche questo curiosissimo, il timbro viene utilizzato spesso lavoro con, anzi ho molti doppiatori e anche non doppiatori. Vorrei il timbro di Vorrei il timbro di Ola domando a voi, potete anche rispondermi. Se io voglio copiare il timbro di qualcun altro, che di nuovo è uno schema povero, cosa perderò? Lassù la prima parola. Ditelo, ditelo. Cosa perderete? L’identità per avere il timbro di qualcun altro? No, non è sufficiente, non rende giustizia. E beh, questo l’ho già eliminato subito, ma pause, anche qui mi voglio di nuovo divertire. Arrivano da me persone, lo voglio condividere con voi perché sono ormai 30 anni, oserei dire anche di più. Allora, la pausa sul libro è scritta di 5 secondi. Allora, la pausa è di 15. Oh mio Dio, mi sale l’ansia. Allora, la pausa è di 7 minuti e 30. Quanto è questa pausa? Dove arriva il pensiero della pausa? Qua nella testa. E la testa cosa sta facendo? si sta sconnettendo completamente dall’essenza della persona, non trasferisce più il messaggio, non è più un buon comunicatore. Le pause devono rispettare la nostra identità e la realtà è più complessa. Quindi, invece dello schemino di prima, abbiamo questa linea. Mh, anche questa è un po’ limitante, eh, però è già più morbida, ma la realtà è molto più complessa e questo schermo non è ancora in grado di decifrare e comprendere il suono della mia voce, che cosa sta facendo in questo momento in ognuno di voi, chi meno. Di questo se ne porta anche l’intelligenza artificiale. I or A I, ok? mi contattano continuamente proprio perché se non c’è almeno questo diventa robotica, non trasferisce nessun messaggio, è povera. Ma se è povera a noi arriva povertà. Ok? E allora io, anche se non c’è più la musica, ma non me ne importa, io ce l’ho dentro. La voce è uno strumento quantistico e voglio fare questo bellissimo giro per farvi capire che qui è un punto rosso, ma potrei continuare a girare, piroettare per tutto il teatro perché è uno strumento quantistico, ha un’immensità, una risonanza delle frequenze meravigliose per trasmettere cosa? Le emozioni. Qual è la cosa più importante della nostra vita? Le emozioni se non le viviamo. Mh. Il patos cosa ci spinge? Chi decide di scalare, chi decide di camminare per chilometri, perché lo fa in montagna per passione. E questa è una frase che voglio lasciarvi. Chi si limita a concetti misurabili come quelli di prima non raggiungerà mai la vostra essenza e viceversa. Voi stessi non raggiungerete mai la vostra essenza. Molte persone mi chiedono: “Ma è questa davvero la mia voce? Non mi piace, non la riconosco. Se manca l’essenza, manca l’identità”.

E adesso vi porto in un mondo ancora più particolare. Le vibrazioni della voce sono destinate a risuonare con il cuore. Le cellule stanno sempre di più studiando, anche in quantistica, che le cellule sono mosse, restituiscono frequenze, vibrazioni, gli organi interni e lo spirito, se lo vogliate o meno. E io amo moltissimo la medicina cinese, la cultura orientale millenaria. Forse non lo sapete, ma voglio condividerlo. Si dice in questa cultura millenaria che l’enunciazione di un suono, di alcuni suoni in particolare siano collegati a determinati organi del nostro corpo umano e la vibrazione in risonanza dimostra lo stato di benessere di quell’organo.

A testimonianza di ciò, incontrai un giorno un professore di una delle università più famose del mondo dove vivo, Boston. Mi strinse la mano e mi disse: “Milena, lei ha un grandissimo dono e una grandissima fortuna. Quale? Quella della voce. Perché nelle nostre ricerche ci siamo accorti che chi sta per terminare la propria vita non comunica più, non parla più, non usa più la voce. Ho ringraziato questo professore e collaboriamo. E dopo questa riflessione voglio fare una riflessione invece legata a quello che amo di più. Chi magari mi ha visto sa che amo girare il mondo e vado dai popoli autoctoni proprio per integrare dentro di me le frequenze e portarle poi alle persone. Ok? E uno dei miei popoli preferiti sono i maori. Mi ci sono divertita così tanto. Ok. Curioso perché i maori, allora qualcuno li conosce per il football, ma tendenzialmente hanno questa danza che tutti voi probabilmente avete visto qualche volta e canto che è la H. Mimica, anche utilizzo della lingua in modo abbastanza intenso. L’obiettivo dei maori è quello ed è sempre stato quello di scacciare i demoni, di scacciare le energie negative. E guardate un po’, durante un viaggio, prima stavo in Australia dove tutto era estremamente pericoloso, quando poi sono andata in Nuova Zelanda ho scoperto che è una safe zone, è uno dei pochissimi posti al mondo dove non ci sono predatori ed è sicurissimo e non ci sono serpenti. È il quasi il più sicuro al mondo. Ma vero, non vero? Fidatevi, un senso ce l’ha.

E adesso chiedo a voi, anche se so che non potete rispondervi, ma vi lascio una riflessione. Come sentite la vostra voce? Ho dovuto fare due macro interpretazioni perché chiaramente sennò mi dilungavo troppo. Allora, la prima può essere una voce timida, un pochino vacillante o addirittura da bambina. Mh, capita anche a molti professori, persone di trovarsi in questa difficoltà o persone comuni. La risonanza di cui abbiamo parlato stenta di innescarsi creando dentro la persona frustrazione e insoddisfazione. Amano, mi ascoltano, ama quello che dico non è importante. Ama non danno peso, no? E poi ne abbiamo un’altra. Questa è quella più significativa perché chi l’ha ricevuta e la conosce o chi la dà deve sapere cosa sta facendo, dato che abbiamo parlato di frequenze, vibrazioni, cellule, organi e via dicendo. Una voce sovrastante, aggressiva o stridente, quella del volume di prima. Urlo a tutti i costi perché mi vogliono mi voglio far sentire. Ok, che cosa tornerà indietro? Spesso si forma una risonanza in opposizione. Al microfono non piacerà opposizione perché perché è respingente e crea dissonanze e disarmonia, se non ancora peggio. Ma a me piace sempre un buon finale. Come può diventare la vostra voce? Mh. Può diventare questo: calma. risonante e consapevole, non usiamo questo termine con leggerezza

e le risonanze la rafforzano e l’archiscono di nuove vibrazioni e frequenze. Aumenta anche il volume, qualcuno non ci crede, ma è così. aumenta il volume, aumenta l’intensità, aumenta tutto quello che serve e la sentiamo dentro nella pancia e ci appartiene e sì che la riconosciamo. E quindi la comunicazione è simile un po’ a quell’eco. Se la risonanza è buona avremo buoni risultati. Se la risonanza è limitata e impoverita mh mh oltre a non rigenerarci a sufficienza, come ritrovare le radici? Il termine di oggi, ok? Anzi, il titolo di oggi. Allora, come si fa? M tutti me lo chiedono, eh si deve assolutamente ripulire, ricalibrare, perché ripulendo, guardate come cambia il colore all’interno di questo uomo, di questa persona, e come si sviluppano delle radici solide. Ok? La voce è la massima espressione umana di energia, frequenza e vibrazione. E una volta riallineata, questo è il lavoro che bisogna fare, ok? È importantissimo, non è solo qui o qui, eh? Aiuta a radicarci, a crescere e a connetterci, ok? con altre persone.

Il futuro è, era e sempre sarà al di là di me nella voce, nella comunicazione, nel messaggio, nella passione, nel patos, in queste frequenze impercettibili, non misurabili, ma così travolgenti. Le aziende non premiano più l’eccellenza del singolo, ma necessitano comunicazione interpersonale. Quindi molte persone mi chiedono “Sono della selezione del personale, che devo fare?” O viceversa devo essere selezionato, che devo fare? Perché è fondamentale saper lavorare assieme. Lo dico ancora. lavorare assieme. Mh, siamo stanchi? Assieme più bello. Ok. per creare queste radici solide, ben unite, capaci di sostenerci a vicenda e volare. Ogni pensiero nella mia esperienza che era un’idea, si è trasformato in una realtà solo grazie a questo. E allora io ho terminato e vi voglio lasciare con una frase di Nicola Tesla. Se vuoi capire il mondo consideralo in termini di energia. di frequenza e di vibrazione. E poi la frase a me tanto cara che ho scritto e che amo molto, la mente mente, la voce non mente mai. [Applauso] Grazie.