L’idea che abbiamo di preghiera è sicuramente personale. Eppure si manifesta in molteplici forme attraverso le diverse religioni del mondo, rivestendo un ruolo universale che va al di là delle singole credenze. In molte tradizioni spirituali, la preghiera è considerata un modo utile a stabilire una connessione profonda con l’Essenza Divina o l’universo. Ad esempio, nella tradizione Cristiana, la preghiera è spesso vista come un dialogo personale con Dio, mentre nell’Islam è un atto di sottomissione e devozione. Allo stesso modo, nelle filosofie orientali, la preghiera può assumere la forma di meditazione, focalizzandosi sulla ricerca dell’illuminazione interiore e della connessione con l’energia cosmica. Anche gli atei, in qualche modo si ritrovano a compiere qualche tipo di attività del tutto paragonabile ad una preghiera.
Indipendentemente dalla forma specifica che assume per voi, la preghiera sembra condividere un denominatore comune: il desiderio di stabilire un collegamento con la profondità del nostro io, del nostro spirito, per ricercare e poi esprimere un sentimento profondo. Questo atto trascende le barriere culturali e religiose, sottolineando un bisogno umano fondamentale di cercare significato profondo della propria esistenza e del proprio scopo nella vita.
E’ interessante anche notare che questi momenti di preghiera non sono sempre circoscritti a un contesto formale. Anche nelle culture antiche e in molte filosofie di vita contemporanee, si riconosce il valore della contemplazione, della riflessione e dell’apertura verso l’infinito e le sue possibilità. Queste pratiche, pur variando nei dettagli, condividono l’obiettivo di rivolgere l’attenzione interna e di connettersi con la profondità dell’esistenza. Chiaramente la preghiera si presenta come un fenomeno ricco e complesso e indipendentemente dalla forma specifica che questa ricerca possa assumere per voi, è bene andare ad indagare come la voce si integri in tutto ciò.
E’ fondamentale comprendere anche ciò che non possiamo definire una vera e propria preghiera. Ripetere meccanicamente parole o mantra a memoria, senza coinvolgere qualcosa di più profondo, non rappresenta un atto autentico di preghiera. Questo qualcosa di profondo può assumere diversi nomi, come anima, cuore, fede, poco importa. La preghiera va al di là della recitazione meccanica, affinché si possa definire tale, essa richiede un legame quantomeno emotivo.
Ad esempio, nella pratica del Japa Yoga nell’induismo, i fedeli recitano il mantra “Om Namah Shivaya” concentrandosi sul significato profondo di ogni parola. Il mantra, che venera il Signore Shiva, non è solo una sequenza di suoni, ma un veicolo per esprimere devozione e connessione con la dimensione spirituale. Chi recita questa preghiera, immerso nello stato emotivo di profonda devozione, crea un legame empatico ed emozionale profondo con l’oggetto della sua adorazione, trascendendo il semplice atto di pronunciare parole.
Nelle tradizioni buddiste, la recitazione del mantra “Om Mani Padme Hum” è anch’essa un esempio di preghiera che va oltre la mera ripetizione di suoni. Anche questo mantra, dedicato alla Compassione, coinvolge l’aspetto emotivo e consente a chi lo pratica di coltivare un profondo sentimento di amore altruistico. La connessione tra il significato del mantra e lo stato emotivo di chi lo recita è nuovamente un aspetto chiave della preghiera.
Questi esempi evidenziano come la preghiera autentica non richieda solo l’uso della voce, ma di qualcosa di più profondo. Questo è quello che Mylena Vocal Coach definisce come Inborn Voice, ovvero una vocalità capace di trasferire, di manifestazione sentimenti profondi. La ricchezza di una vocalità addestrata ad utilizzare l’Inborn Voice, risiede nella capacità di suscitare uno stato emotivo che va al di là delle parole, permettendo a tutti di sperimentare una connessione più intima con la dimensione spirituale e di trasformare in preghiera ogni momento importante della propria vita, trasformandola in un’esperienza genuina e significativa. Non è infrequente che Mylena assegni una qualche forma di Mantra personale ai partecipanti dei suoi workshop “L’identità e la voce”.
Ora vi sarà chiaro che pregare, nella sua essenza, voglia dire rivolgere il proprio “sentimento” verso qualcuno o qualcosa. Questo atto coinvolge il nucleo più intimo del nostro essere, per semplicità definiamolo astrattamente come il “cuore” dell’essere umano. Il cuore, in questo contesto, non è solo un organo fisico, ma simboleggia il centro emotivo e spirituale di un individuo. È il luogo in cui risiedono le emozioni più profonde, gli affetti sinceri e la fede incrollabile in quello che si vuole: la nostra Inborn Voice. Non bisogna dimenticare ogni una possibilità è sempre preceduta da una volontà.
In un mondo in cui passiamo il tempo a farci distrarre tra un’attività quotidiana e l’altra, la “preghiera” può diventare un rituale capace di spezzare la routine e richiamare alla nostra attenzione i nostri sentimenti più autentici, così da rimetterci in carreggiata. Rivolgere la preghiera al “cuore” implica una connessione diretta con la nostra Inborn Voice, la parte più vera di noi stessi, al di là delle formalità esterne. È un viaggio interiore che esplora la gamma completa delle emozioni umane, dall’entusiasmo alla gratitudine, dalla speranza all’impegno.
La “fede” in quello che si crede, che si vuole creare, diventa la linfa vitale che alimenta il cuore durante la nostra vita quotidiana. Non si tratta solo di credere razionalmente, ma di sentire profondamente, di permettere a quel sentimento intrinseco di guidare il dialogo con l’assoluto o con la forza spirituale invocata. La fede si manifesta come una risonanza nel mondo del tangibile. L’Inborn Voice diventa un veicolo per trasmettere desideri, gioie, dolori e gratitudine con una sincerità disarmante.
Il metodo Inborn Voice, concepito come un ponte tra l’individuo e il divino, rappresenta una straordinaria via per esplorare e potenziare la connessione tra la voce e il mondo interiore. Attraverso questo metodo, ci immergiamo in un viaggio verso il nucleo autentico del nostro essere, toccando le vibrazioni profonde dell’animo con il potere inestimabile della voce.
La voce, essendo un’espressione unica di chi siamo, diventa il veicolo attraverso il quale possiamo manifestare e amplificare i nostri sentimenti più autentici. Il metodo Inborn Voice, con la sua approfondita comprensione del legame tra la voce e l’essenza interiore, ci guida nella scoperta e nell’esplorazione di risonanze e un nuovo potere creativo. Ogni suono emesso diventa un riflesso del nostro mondo emotivo, una melodia che rivela le sfumature più profonde della nostra anima.
Mettendo in pratica gli insegnamenti del metodo Inborn Voice, in particolare, impareremo a liberare la voce dalle restrizioni mentali e fisiche, permettendole di fluire liberamente e autenticamente. Questa liberazione porta con sé un’energia che va oltre il semplice suono udibile, raggiungendo le profondità invisibili dell’anima. In questo stato di espressione libera, la voce diventa uno strumento di trasformazione, generando vibrazioni che risuonano nelle parti più remote del nostro essere.
Quando la voce inizia a risuonare nel mondo, crea un’armonia unica che si estende ben oltre il singolo individuo. Questa armonia è capace di influenzare il tessuto stesso della realtà circostante, attivando processi di creazione simili al potere divino. La voce diventa così un mezzo attraverso il quale possiamo plasmare il nostro ambiente, dando forma alle esperienze e materializzando i nostri desideri più profondi.
In conclusione, il metodo Inborn Voice si presenta come un’opportunità straordinaria per esplorare e sfruttare il potenziale della voce come strumento di connessione con il divino. Se vuoi approfondire di più il Riallineamento vocale del medito Inborn Voice, utilizza il metodo di contatto qui sotto oppure prenota il tuo primo incontro di valutazione vocale.
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3 Commenti
Un viaggio che porta sicuramente a crescere e a ritrovare il potere delle vibrazioni!! Grande Milena
Leggere mi ha riempito l’anima, mi ha donato un senso di felicia’ profonda…grazie!
L’articolo migliore di Milena, un capolavoro