Cosa possiamo imparare dall’Inborn Voice di Colin Firth per migliorare il modo di trasmettere emozioni e superare il balbettio

Questo è il settimo video che rilascio sulla mia pagina Patreon e sul mio canale Youtube! Come sempre un grande ringraziamento va a tutti quelli che mi sostengono continuamente su Patreon e nei social media. Se non sai cosa è Patreon, ti invio a dare un’occhiata perché è una piattaforma davvero unicai!

Superare le difficoltà, soprattutto quelle legate alla voce e alla comunicazione, non è facile. Servono una buona guida, una buona insegnante e un metodo solido. Ecco perché sono così orgogliosa ogni volta che un mio cliente ottiene risultati che riteneva impossibili da raggiungere, magari dopo una vita di lotte e di “porte chiuse”. C’è molto da imparare dalla recitazione di Colin, soprattutto se non ci si sente molto bravi ad esprimere le emozioni agli altri, se ti capita di balbettare, esitare o, peggio, preferisci stare in silenzio. Inborn Voice può davvero aiutarti!

Ci sono molte cose da imparare da questo meraviglioso attore perché ha avuto la fortuna e la capacità di ritrarre molti personaggi diversi. Come sapete, adoro l’accento britannico, ma Colin ha anche un’identità britannica molto chiara e non la perde mai, anche se interpreta un ruolo comico, sociale, d’avventura o romantico. Se volete imparare l’accento britannico, o toglierne uno straniero, questo video è per voi.

C’è anche un’interessante coincidenza sulla carriera di Colin. Sembra che la parola e il suono “King”, ovvero “re”, stia diventando un “tema” comune. Ovviamente vedremo il film Il Discorso del Re e Kingsman. Sto scherzando, ma comunque questo suono sembra essere davvero molto frequente.

Colin è in grado di modificare la voce continuamente, ma ha la particolare capacità di comunicare con essa sottili emozioni. È in grado di accennare una risata senza ridere, pur mantenendo la calma. Niente appare creagli troppi problemi. Il suono della sua voce è perfettamente connesso alla sua recitazione, non ci sono lacune o ritardi. C’è una ragione per questo? Sì, guardate il video per scoprirla!

Dico sempre ai miei studenti, alle persone o agli amici che mi chiedono qualche trucco o consiglio per migliorare la recitazione o il doppiaggio o il parlare in pubblico, che provare e trasmettere le emozioni è la chiave di ogni successo.

Quando le persone hanno bisogno di parlare di fronte ad un pubblico che le osserva, cominciano a provare ogni sorta di emozioni negative. Queste emozioni sono la causa di tutti i problemi che si possono avere quando si parla o si presenta davanti ad altri. Alcune persone cominciano persino a balbettare, sopraffatte dalle emozioni. È possibile anche riscoprire una voce afona. Ogni volta che emerge un’emozione profondamente connessa, se non si è addestrati, o peggio, se si è addestrati nel modo sbagliato, si rimane bloccati e tutto ciò che si “pensa” di aver imparato, svanisce.

Molte persone danno la loro voce per scontata. Non fatelo mai. Anche se a volte le parole non sono necessarie per esprimere un’emozione, utilizzerete comunque tutto il vostro essere per comunicarla. Questo è ciò di cui si occupa il Vocal Coaching, non fatevi ingannare dai corsi di “public Speaking” o peggio dai corsi di canto. Imparare come comunicare con la nostra voce è fondamentale. Siamo “costruiti” per farlo, perché c’è sempre una risposta positiva quando lo si fa nel modo corretto. Sempre.

Questo è ancora più vero quando si ha bisogno di parlare di questioni personali con qualcuno a cui si tiene. Se trovate difficoltà anche solo a pensarci, allora Inborn Voice può aiutarvi. Io mi riferisco sempre alla Inborn Voice, ma molti pensano che sia solo la voce. Lo spiego di nuovo. La voce è il suono che esce dalla bocca, l’Inborn Voicea è la voce con cui siamo nati. Che cosa significa? che è perfettamente connessa con le sensazioni che viviamo, con l’emozione che proviamo dentro di noi. Quando eravamo bambini, avevamo pochissimi problemi di comunicazione. Eravamo tutti bravi attori che fingevano solo per ottenere qualcosa dai nostri genitori. Allora perché tutte queste capacità sembrano svanite? Crescere senza un’adeguata formazione o modelli di riferimento.

Quando Colin parla e parla di emozioni, si vede quanto sia difficile per lui. In tutti questi film. Probabilmente è la sua esperienza che lo ha aiutato a superare quel particolare tratto della sua personalità. Non pensate che Colin non abbia mai sperimentato o guardato o parlato con qualcuno che ha sofferto di balbettio. No. Bisogna provare certe emozioni. Non è possibile fingere. Quando era pronto a interpretare Il Discorso del Re è riuscito a collegare la sua Inborn Voice con un senso di regalità perché è inglese e ha questa cultura nel sangue. Quindi fa parte della sua cultura e soprattutto della sua infanzia, con l’aggiunta del desiderio di lasciar fluire le emozioni.

Ecco un’anteprima della Cosa possiamo imparare dall’Inborn Voice di Colin Firth per migliorare il modo di trasmettere emozioni e superare il balbettio:

La sessione completa di Vocal Coaching su Cosa possiamo imparare dall’Inborn Voice di Colin Firth per migliorare il modo di trasmettere emozioni e superare il balbettio è disponibile esclusivamente su Patreon.

Il video conterrà scene tratte da questi film:

• Bridget Jones al minuto 3:15 (https://itunes.apple.com/it/movie/id1520427706)
• Tata Matilda al minuto 6:17 (https://itunes.apple.com/it/movie/id306473025)
• A Single Man al minuto 10:02 (https://itunes.apple.com/it/movie/id430964629)
• Kingsman Clip 1 al minuto 14:40 (https://itunes.apple.com/it/movie/id957056432)
• Kingsman Clip 2 al minuto 18:43
• Il Discorso del Re Clip 1 al minuto 21:56 (https://itunes.apple.com/it/movie/id1217954398)
• Il Discorso del Re Clip 2 al minuto 28:56
• Il Discorso del Re Clip 3 al minuto 32:07
• Il Discorso del Re Clip 4 al minuto 35:05

e la sezione Cosa possiamo imparare da al minuto 39:23.
L’intero video dura 56 Minuti.

Potete trovare il copione per esercitarvi su ScriptCity o ScriptFly. Ricordate che la trascrizione del film non è uno Script. Lo Script include note e altri elementi presenti nella recitazione ma non nelle parole pronunciate.