Ultime Novità dal mondo del Vocal Coaching

Parlare dei diversi modi di educare i propri figli è un argomento delicato, ma prima o poi, quando ci si trova nel ruolo di genitore, diventa cruciale affrontare questo discorso. Molto spesso i neo genitori tendono a riproporre lo stile educativo che hanno ricevuto o, se non lo hanno apprezzato, una forma di opposto. Educare è un compito che richiede attenzione e consapevolezza, poiché le scelte che si faranno, poi influenzano profondamente lo sviluppo e il benessere dei nostri figli. Molto spesso arrivano da noi genitori alla ricerca di darer un qualche tipo di supporto comunicativo ai propri figli e quasi tutti rimangono meravigliati quando scoprono di dovere partecipare anche loro alle sessioni di training dei propri figli: infatti la comunicazione avviene sempre tra almeno due persone, non è mai unilaterale.

Affrontare il problema di quanto sia bene “alzare la voce” sul posto di lavoro richiede un approccio delicato e approfondito. Dobbiamo esaminare attentamente le diverse sfaccettature di questo argomento, considerando le persone coinvolte e valutando quando si tratta di un comportamento autoritario o di assertività. In effetti, le sottili differenze tra assertività e semplice maleducazione sono spesso molto soggettive, così come le strategie di gestione delle emozioni. Qui a Inborn Voice insegniamo approcci che si adattano bene ai contesti lavorativi e sociali e che tengono conto della connessione emotiva. Questo argomento ha anche implicazioni legali, soprattutto quando si verificano maltrattamenti o abusi sul posto di lavoro. Va notato che molto spesso, se non sempre, i giudici delineano chiaramente nelle loro sentenze ciò che è considerato un comportamento inaccettabile.

Questa volta la testimonianza sui risultati ottenuti da Mylena Vocal Coach arrivano da Sara Robbiati, una persona che non aveva certo bisogno di migliorare le proprie capacità di parlare in pubblico, ma di riallineare e liberare la propria Inborn Voice.

Nell’arena competitiva del parlare in pubblico e dei contenuti online, ognuno compete per attirare l’attenzione, ognuno promettendo una gemma nascosta, un segreto svelato o un’intuizione che cambia la vita. In realtà ogni parola pronunciata ha un peso, ogni pausa richiede attenzione e ogni storia pretende di essere ascoltata. In mezzo a questo turbinio di parole, esiste un peccato capitale: quello di nascondere il punto cruciale.

Immaginate di partecipare a un evento dal vivo o di guardare un video informativo. Il vostro sguardo è proteso in avanti, aggrappato a ogni parola, desideroso di cogliere l’essenza del messaggio dello speaker. Ma ahimè, la parte che vi interessa, quella che vi spinge a rimanere attenti, è sepolto sotto un diluvio di parole, perso in un labirinto di dettagli del tutto superflui.

Difficilmente i clienti importanti rilasciano testimonianze dei risultati che ottengono grazie al metodo Inborn Voice, in questo caso Giale de Dona ha fatto più di un’eccezione!

Congratulazione a Giaele anche per la sua partecipazione a Pechino express “Fino al tetto del mondo” in onda su Sky!